Quando si viaggia, si sa, una delle attrazioni che più di tutte interessano i turisti che arrivano in Italia è senza ombra di dubbio il cibo. Il nostro Paese è sicuramente pieno di arte e storia, ma anche sul piano dei sapori non è secondo a nessuno, soprattutto quando parliamo di alcune città caratteristiche famose per i loro piatti caratteristici. È il caso di Catania, gioiello della Sicilia dalle importantissime tradizioni culinarie. Scopriamo quindi quali sono i piatti tipici a cui nessun visitatore può dire di no.
I primi due cibi di cui parleremo sono in fondo i due must della cucina siciliana: l’arancino e il cannolo. Il primo è lo street food catanese per eccellenza, imperdibile se si fa tappa in una delle tantissime tavole calde del centro cittadino.
Quello tradizionale è fritto, a forma di goccia e ripieno di riso e ragù, da mangiare assolutamente con le mani. A bando le posate quindi, per strada si mangia così! Va però detto che oggi hanno un certo successo anche alcune varianti dell’arancino classico, magari con teneri cuori di pistacchio, ripieni di melanzane, agli spinaci o al prosciutto.
Se avete qualche dubbio su quale scegliere, basta provarli tutti. Se poi volete provare anche i contorni offerti dalle tavole calde, allora non perdetevi la cartonaccia, la cipollina, la bomba e il famoso pane cunzato di Catania.
Una visita nello splendido capoluogo siciliano non può essere esente da una visita in pasticceria, dove la prima cosa da fare è assolutamente ordinare un cannolo, forse il vero e proprio simbolo culinario di tutta l’isola.
Le varianti sono ormai diventate tantissime, ma quello di Catania è con ogni probabilità uno dei più apprezzati, con il suo ripieno di ricotta fresca zuccherata di pecora, la granella di pistacchio (in quantità industriali) alle due estremità e l’immancabile spruzzatina di zucchero a velo.
Nei bar e nelle pasticcerie non c’è poi solo il cannolo: cassata siciliana, frutta martorana, la cassatella di Sant’Agata e la classica (ma mai fuori moda) granita al caffè con brioche. Ce n’è per tutti i gusti.
Abbiamo parlato dei due estremi, l’antipasto e il dolce, ma “in mezzo” abbiamo anche un primo e un secondo davvero d’eccezione. Cosa c’è in fondo di più catanese della pasta alla Norma? Una ricetta a prima vista molto semplice: pasta secca (di solito i classici maccheroni, ma anche gli spaghetti), insieme a un condimento che rende in pieno omaggio alla tradizione mediterranea, con pomodoro, basilico, melanzane fritte e tanta, tantissima ricotta salata. Semplice, è vero, ma delizioso e molto catanese.
Così come il secondo che vi proponiamo, la famosa carne di cavallo, il vero sapore di Catania, la sua reale anima. In tutte le sue varianti, in tutte le dimensioni e le forme – dalle polpette alla salsiccia – la carne di cavallo è la regina del cosiddetto “arrusti e mangia”, lo street food catanese. Se fate un giro a via Plebiscito, il “cerchio” che delimita il centro della città, provate uno dei locali caratteristici, non ve ne pentirete.